sabato, gennaio 17, 2009

A changed man


Magro, affascinante e sicuro di sè, Colin Farrell incarnava perfettamente il tipico e talentuoso attore Hollywoodiano ai Golden Globes di domenica scorsa. Vincitore della categoria Best Actor per la commedia dark In Bruges, il dublinese appare molto cambiato rispetto al suo periodo di esordio nel mondo del cinema.

Solo una settimana prima della cerimonia di consegna, l'attore ha partecipato ad una campagna di raccolta fondi per le Special Olympics irlandesi. Il suo coinvolgimento con l'organizzazione è iniziato nel 2003, quando l'Irlanda ospitò i giochi, e secondo le dichiarazioni di Siobhan Grant, una delle organizzatrici responsabili, sin da allora si è sempre impegnato per dare una mano.

"La sua dedizione è incredibile; ha dedicato molto del suo tempo a sostegno della nostra causa, soprattutto quando non c'erano nè telecamere nè fotografi a testimoniare la sua presenza".
Le macchine fotografiche erano però presenti questa volta, e Farrell ha acconsentito a partecipare ad un servizio direttamente nella sua casa di Sandymount (Dublino).


"E' una persona genuina, un ragazzo adorabile che ha messo il suo cuore e la sua anima in questa organizzazione. Nonostante sia costantemente pieno di impegni, non ci dice mai di no, e il suo coinvolgimento ci aiuta molto ad elevare il profilo delle Special Olympics Ireland."

Tutta questa dedizione non sorprende Patrick Sutton della Gaiety School of Acting di Dublino, dove Colin iniziò a prendere le prime lezioni di recitazione. "Sono rimasto subito stupito dalla sua capacità di concentrazione: aveva un incredibile carisma e, allo stesso tempo, un'impressionante determinazione".

Sin dall'inizio della sua carriera cominciarono ad emergere le sue qualità di attore; ma insieme alla fama e al riconoscimento in campo professionale, giunse la sua celebre reputazione da bad-boy, amante dell'alcol, dei party e delle donne.

"Era giovane, e viveva giorno per giorno la sua vita" ha dichiarato Jane Kelly, autrice di una biografia (non autorizzata) dell'attore. "Aveva quella dose irresistibile di fascino e carisma, ha portato una boccata di aria fresca ad Hollywood. Tom Cruise ha detto di inividare il senso di libertà di Colin, quando i due hanno collaborato alla realizzazione del film Minority Report."

Poi, improvvisamente, nel dicembre del 2005, al termine delle riprese di Miami Vice, Colin ha deciso di entrare spontaneamente in un centro di riabilitazione. In numerose interviste, l'attore ha dichiarato che quel gesto è stato necessario, soprattutto per il bene del figlio James.

"Avevo 22 o 23 anni, e non mi interessava il come, il dove o il perchè: pensavo solo a godermi la vita. Poi è finito tutto.

Se cinque anni fa avessi visto l'uomo che sono ora e la vita che conduco, avrei sicuramente pensato -Dio, che noia!-.
Ma ora le cose sono cambiate e la mia vita è decisamente più tranquilla. Tutto quel caos e tutte quelle persone sempre attorno a me: alla fine ero così stufo che ho dovuto tovare una via d'uscita. E anche se non conduco una vita da eremita, devo ammettere che ora apprezzo molto più la solitudine di alcuni momenti, cosa che mi avrebbe terrorizzato solo qualche anno fa."

Colin è completamente a suo agio con il passato, abbastanza per scherzare ironicamente sul suo abuso di cocaina durante la presentazione di un Golden Globe: tirando su col naso, l'attore ha spiegato alla platea:"Ho ancora il raffreddore, non è quello che sniffavo una volta!"

Sul lato professionale, l'attore non è mai stato più impegnato. Tra i film in produzione ci sono Ondine di Neil Jordan, le cui riprese sono terminate lo scorso autunno a Cork (Irlanda); Triage, di Danis Tanovic, Crazy Heart e il nuovo film di Terry Gilliam The Imaginarium of Dr. Parnassus. A breve, invece, Colin sarà sul set di The Way Back e, probabilmente, del film Dirt Music.

Questo potrebbe quindi rivelarsi un periodo d'oro per la carriera di Colin, soprattutto dopo alcuni film poco apprezzati da critica e pubblico.
Ma, sempre secondo Patrick Sutton, persino nei suoi film più criticati Colin riesce a fare una buona impressione:"Alexander è stato un flop, ma credo che Colin abbia comunque fatto un buon lavoro.
Non penso che la colpa del mancato successo sia imputabile a lui.
La sua interpretazione è dimostrazione di un notevole talento."

"E questa è una cosa che le persone tendono a dimenticare quando pensano a Colin, il ragazzaccio di Hollywood: al di là di tutti i gossip, è davvero un ottimo attore."

FONTE

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