Sul palco del Maui Film Festival, Colin ha parlato anche del suo ruolo nella seconda serie di "True Detective" insieme al giornalista di Variety David S. Cohen: LINK. Ecco alcuni stralci dell'intervista.
"Interpretare il mio personaggio è stata una sorta di burnout...come ripiombare nel mio non così lontano passato. Ho amato la prima stagione, e quando ho letto il copione della seconda, la sceneggiatura mi è sembrata eccezionale. E' abbastanza differente dalla prima: ci sono 4 personaggi principali, tanto per cominciare. Ma si può riconoscere quella stessa sensibilità, i personaggi lottano costantemente con gli stessi dilemmi esistenziali. E' stato fantastico potervi prendere parte." L'attore ha poi continuato a parlare della sua carriera: "Sono stato molto fortunato negli ultimi 15 anni, mi sono state concesse un sacco di opportunità inaspettate. Ho accettato molti lavori per ragioni puramente creative, altri invece in cui il compenso era molto meglio della sceneggiatura. E ogni tanto mi capita anche di fare qualcosa che funziona davvero, che piace alla gente, e mi tiene un pò a galla! Onestamente, non ho nessun rimorso ne pentimento"
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