Intervista

Un altro articolo molto bello è stato pubblicato dall' Edmonton Sun. Ecco alcuni stralci:

La commedia dark In Bruges ha aperto il Sundance Film Festival, giovedì sera, e ieri Colin Farrell, ex-party boy hollywoodiano, ha partecipato alla conferenza stampa del film.
Nonostante il grande cambiamento dell'attore (dopo la riabilitazione, ha definitivamente abbandonato alcol ed eccessi), alcune abitudini sembrano più difficili da lasciare: non appena Farrell ha preso posto, si è infatti girato con un ghigno verso il regista Martin McDonagh, e gli ha detto "Si sono dimenticati il posacenere!".

Per Colin Farrell In Bruges potrebbe rappresentare una svolta significativa: da bad boy, presenza fissa sui tabloid di mezzo mondo, ad attore più che rispettabile. Nonostante l'ottima prospettiva di una ulteriore riconoscenza, l'attore ha confessato di non sentirsi ancora a proprio agio con la vita da star.
"Non mi sono mai sentito speciale, nè posso dire di aver mai avuto una completa consapevolezza della mia fama." ha detto Colin. "L'intero concetto di celebrità rimane ancora qualcosa di molto evasivo per me. Quando ero bambino, c'erano un paio di giocatori di calcio che adoravo, e sono riuscito ad avere i loro autografi. Mi ricordo la futilità del possesso di quei pezzi di carta, pensavo -Bene, e adesso cosa cazzo me ne faccio di queste firme?-"

Parlando del film, Colin riconosce che In Bruges possa contenere degli elementi che qualche spettatore potrebbe trovare offensivi. Il suo personaggio, ad esempio, oltre ad essere un assassino è soprattutto un vero e proprio bigotto. "Ci potrebbero essere molte persone pronte a puntare il dito contro il film" ha dichiarato Farrell, parlando dell'uscita ufficiale della pellicola, il prossimo mese. Ma per ora l'attore è solamente contento di aver avuto la possibilità di aprire il festival a Park City. "Per quello che mi riguarda, il Sundance è un festival che premia la assoluta libertà di espressione..." [...]