martedì, giugno 23, 2015
Life Lessons with Colin Farrell
Colin parla di matrimonio, yoga e cinema in una intervista pubblicata da Independent.ie. Eccone alcuni stralci: LINK
"Abbiamo tutti dovuto lottare con la solitudine, e ci siamo interrogati su come intraprendere la strada per conoscere la persona con la quale condividere il resto della nostra vita. Ma anche la paura di tutto ciò, il timore della delusione, del rifiuto. Il matrimonio è una delle più belle opzioni che abbiamo, come esseri umani. Impegnarsi ad essere fedeli, a fidarsi totalmente di noi stessi e della persona che ci è accanto. La vittoria al referendum per la legalizzazione dei matrimoni omosessuali è uno degli eventi epocali per il mio paese."
"Adoro fare yoga. Lo trovo divertente! Odio invece i tapis roulant e sollevare pesi, mentre la mia mente è davvero soddisfatta dallo yoga. E anche il mio corpo. Dopo essere ingrassato per un film, mi sono messo a dieta per otto settimane. E' stato devastante! Ero frustrato, irritabile, e veramente affamato. Lo sono stato per otto settimane, ma ho resistito."
"Non vedo perchè la vita di un attore dovrebbe avere più valore rispetto a quella di un uomo che spazza le strade al mattino. Non riesco davvero a capire perchè le persone debbano essere giudicate in base al lavoro che fanno. Dovrebbero essere giudicate in base a come si applicano per fare quello che fanno. Devo fare i conti con la fama solo un paio di volte l'anno. Durante un film festival, o la premiere di un film. Ma a parte questi eventi, mi succede raramente di dovermi scontrare con la celebrità. Credo di aver sviluppato nel corso degli anni una mia personale interpretazione su cosa sia la fama, e quali gli aspetti positivi e negativi. Ho visto paparazzi spingere a terra donne molto più anziane di loro, rovesciare carrozzine. E' assurdo, assolutamente folle. Ma ci sono anche aspetti positivi, ovviamente".
"Lavorare a Los Angeles negli ultimi 5 mesi e mezzo è stato fantastico. Poter tornare a casa, dormire nel mio letto, accompagnare i miei figli a scuola e organizzare i turni della baby sitter. La mia famiglia mi ha aiutato molto in questo, siamo davvero uniti. Mio fratello e mio padre vivono ancora a Dublino, mentre le mie sorelle, mia madre, mio cognato, mio nipote e i miei due figli sono tutti a Los Angeles. Mia madre si è sposata con un americano due anni fa, nel mio giardino; mia sorella Claudine è fidanzata, la più grande è sposata e ha un figlio. Sono stato una sorta di apripista per loro, a Los Angeles, ma ora ognuno sta vivendo la sua vita indipendentemente da me. E' fantastico."
"Molto spesso il mio lavoro non è nient'altro il riflesso di quello che sta succedendo nella mia vita, quando scelgo un ruolo. Uno immagina che, invecchiando, i tuoi gusti maturino e i tuoi desideri si allineino con le tue scelte lavorative. True Detective è un grande progetto, più grande degli ultimi tre fil cui ho partecipato. La prima serie era talmente bella, che non ho voluto voltare le spalle alla fortuna solo per il timore di essere giudicato e di non poter reggere il paragone con la prima stagione, così ho accettato la parte. Poi c'è The Lobster, che è un film stranissimo, non credo che abbiate mai visto nulla del genere. Lo adoro, e sono felice di aver potuto partecipare alla sua realizzazione. Il regista ha una visione della vita così singolare, e utilizza un linguaggio cinematografico innovativo e all'avanguardia, che è una cosa decisamente difficile dopo quasi 100 anni di storia del cinema."
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